Le Scale Elicoidali nell’Architettura del ‘900 – Casa della GIL a Trastevere di Luigi Moretti
La GIL è un’iconica struttura romana, perfetto esempio di architettura dei primi del ‘900.
Edificata nel 1933, la Casa della Gioventù Italiana del Littorio (GIL), si trova in Largo Ascianghi, proprio al centro del Rione Trastevere. L’edificio venne commissionato dall’Opera Nazionale Balilla (ONB) all’architetto Luigi Moretti.
Il progetto fu molto apprezzato e divenne da subito un modello di riferimento per strutture analoghe. Il suo apprezzamento fu addirittura manifesto attraverso l’esposizione nella sezione “Italia che si rinnova” della Mostra di Architettura Italiana alla V Triennale del 1933.
Il progetto nacque per ospitare molteplici servizi: uffici di rappresentanza, sale di dopolavoro, attività sportive, ricreative e assistenziali.
Il luogo che venne selezionato per l’edificazione della struttura fu l’isolato, stretto e lungo, compreso tra Porta Portese, le Mura Gianicolensi e Viale Trastevere.
Il progetto di Moretti prevedeva una serie di ambienti organizzati senza grosse divisioni tra di loro, dove la faceva da padrona la luce naturale proveniente dalle grandi vetrate.
Proprio all’ingresso del GIL, posizionata davanti ad una di queste grandi vetrate, possiamo ammirare la bellissima Scala Elicoidale, che impreziosisce l’edificio con le proprio sinuose forme e che rende più armoniosa la composizione globale della struttura.
La Scala Elicoidale, situata esattamente a metà tra le due palestre di pugilato e scherma e polivalente, costituisce una configurazione vera e propria della modalità per organizzare sequenze, sia in verticale che in orizzontale.
La Scala Elicoidale diventa il punto focale dell’attenzione, centro principale, se non unico, dell’ampia sala d’ingresso.
Negli anni l’edificio ha subito molti restauri, non ultimo per importanza, quello del 2017, che lo ha trasformato nel WeGil, uno spazio per eventi gestito dalla Regione Lazio.
Vale veramente la pena andare a visitare la struttura, per apprezzare un esempio perfetto di architettura italiana dei primi del ‘900.