Castel Savoia: un castello ed una scala da interni fortemente desiderati dalla regina madre.

A settembre Edilco vola nella nostra verdissima Valle D’Aosta per scoprire una delle meraviglie dell’alta Italia: Castel Savoia.

Un gioiello architettonico incastonato nella splendida cornice del Monte Rosa. Villa Ottocentesca dallo stile eclettico, Castel Savoia si trova nel comune di Gressoney-Saint-Jean, un piccolo e fantastico paese italiano che conta solamente 800 abitanti circa.

Emilio Stramucci, noto architetto già al tempo al servizio della casa reale, si occupò della progettazione e dell’edificazione della villa di villeggiatura su incarico della Regina Margherita. Le opere vennero realizzate dal 1899 al 1904. In seguito la proprietà del castello passò dai regnanti all’industriale milanese Ettore Moretti, per essere ceduto infine alla proprietà della regione autonoma della Valle D’Aosta.

La grande villa a tre piani è caratterizzata da ben cinque torri neogotiche ed un alternarsi di stili che gli conferiscono un aspetto armonioso ed elegante.

Ciò che più ci interessa ed ha attratto la nostra attenzione, è la stupefacente scala in legno di rovere a doppia rampa semicircolare.

 

La struttura in legno e i ricchi decori intagliati sono opera del maestro intagliatore torinese Michele Dellera.

Tra le tante scale da interni che abbiamo avuto la fortuna di ammirare, questa è senza dubbio quella sulla quale é stato dedicato il maggior tempo ai dettagli più minuti.

Da qualunque prospettiva la si guardi, si possono scovare sempre nuovi richiami decorativi ai simboli sabaudi e motivi floreali. Decorazioni ed intagli della Scala sono stati fortemente voluti dalla stessa regina madre Margherita.

L’opera stessa è monumentale se si pensa al solo fatto che è stata costruita interamente a mano, intagliata magistralmente dal legno grazie alle abilità superiori di Dellera.

Vi invitiamo vivamente a visitare questo splendido castello. Merita una sosta, sia per ammirarne gli interni, che gli esterni, senza dimenticare (anche se ci pare praticamente impossibile) di stupirsi davanti alla vastità naturale delle pendici del Monte Rosa.

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